Capodanno in Rifugio


30-31-1

Dalla cena del primo giorno al pranzo del terzo giorno

220€

comprensivo della pensione + attività/escursioni  con le guide e materiali (es ciaspole)

Sconto bimbi: 7-12 anni  € 165,00, 3-6 anni € 125, 1-2 anni si pagano solo le consumazioni extra

Verrai a dire addio all’anno passato e a salutare il nuovo anno insieme a noi? Una guida del rifugio vi accompagnerà con diverse proposte, fra queste:

ESCURSIONI naturalistiche 

ESCURSIONI con ciaspole

ESCURSIONI sotto le stelle

Gli Anelli del Monte Servin



Località  di partenza e di arrivo:
 Rifugio Jumarre

Avvicinamento:
Giunti con l’auto in val Pellice, si raggiunge l’abitato di Luserna San Giovanni e alla seconda rotonda si svolta a destra seguendo le indicazioni “Angrogna – Colle Vaccera – Rifugio Jumarre”

Anello del Peiroun

Tempo di salita: 1,30 h

Tempo di discesa: 1 h

Difficoltà : facile

Riferimenti: Carta n°7 Val Pellice Fraternali editore

Tracciato GPX:

Itinerario:
Usciti dal Rifugio Jumarre si prosegue lungo la strada asfaltata in salita fino al primo tornante.
Da lì si imbocca il sentiero in salita seguendo le indicazioni Monte Servin. Raggiunto il colletto si imbocca il sentiero di cresta (cartello di legno M. Servin) e si seguono i segni bianchi e rossi fino a raggiungere la vetta (1756 m).

Si prosegue quindi in cresta scendendo in breve ad un colletto con cartello in legno.
Imboccato il sentiero di sinistra che scende verso Crivlira – Vaccera – Pradeltorno si attraversa un pendio di rododendri fino a raggiungere il Peiroun (una grande roccia dalla forma caratteristica che sembra in equilibrio precario sul pendio del Monte Servin) e la strada sterrata che ci riporterà  al tornante di strada asfaltata (seguire le indicazioni Colle Vaccera).

NB: si puù salire in vetta al Monte Servin in tutte le stagioni, ma consigliamo di percorrere l’intero anello solo in assenza di neve.


Anello della Crivlira

Tempo di salita: 1,30 h

Tempo di discesa: 2,30 h

Difficoltà: facile

Riferimenti: Carta n°7 Val Pellice Fraternali editore

Tracciato GPX:

Itinerario:
Usciti dal Rifugio Jumarre si prosegue lungo la strada asfaltata in salita fino al primo tornante.
Da lì si imbocca il sentiero in salita seguendo le indicazioni Monte Servin. Raggiunto il colletto si imbocca il sentiero di cresta (cartello di legno M. Servin) e si seguono i segni bianchi e rossi fino a raggiungere la vetta (1756 m).

Si prosegue quindi in cresta scendendo in breve ad un colletto con cartello in legno e si continua lungo la cresta che tra piccoli sali e scendi e alcuni passaggi leggermente esposti conduce fino alla vetta del Monte Cialmetta (1843 m) e scende fino a raggiungere il Colletto Souiran (1813 m) riconoscibile per il cartello in legno e l’omino di roccia.

A questo punto si imbocca il sentiero di sinistra che scende lungo i pendii della Val d’Angrogna fino a raggiungere l’Alpe Crivlira, attualmente utilizzato come alpeggio estivo per greggi di capre e pecore.

Lungo l’ampia e pianeggiante strada sterrata che si andrà  ora a percorrere sarà  possibile rifornirsi di acqua fresca alla Fontana d’Pra Seuli o alla sorgente poco distante dalle falesie di arrampicata che si incontrano prima di raggiungere il Peiroun e il bivio da cui si dipartono la strada per la Ca d’la Pais e per il Colle Vaccera.
Noi proseguiremo dritti e raggiungeremo in breve la strada asfaltata e il Rifugio Jumarre.

NB: si può salire in vetta al Monte Servin in tutte le stagioni, ma consigliamo di percorrere l’intero anello solo in assenza di neve.

5 Settembre – Notturna della Luna Piena

Una serata magica in cui la luce della Luna Piena ci guiderà  alla scoperta del fascino della notte, delle leggende, delle magie e degli animali che lo popolano. Accompagnati da una guida del Rifugio, percorreremo dei semplici sentieri che ci porteranno a conoscere un mondo ingiustamente temuto, quello del buio e della notte.

Cena a base di prodotti tipici locali ore 19:30

Adulti 25€. Bambini fino ai 10 anni 12€

Costo comprensivo di cena (vino escluso), escursione, assicurazione 

Possibilità di partecipare anche al weekend completo, comprensivo di Notturna della Luna; tutte le info e i costi qui

Il Sentiero della Resistenza

Località di partenza: Borgata Isoardi – Angrogna

Tempo di salita: 2,30 h

Tempo di discesa: 1,30 h

Difficoltà: facile

Riferimenti: Carta n°7 Val Pellice Fraternali editore

Tracciato GPX:

Avvicinamento:
Giunti con l’auto in val Pellice, si supera l’abitato di Luserna S. Giovanni, alla rotonda dopo il passaggio a livello si prende a destra seguendo l’indicazione per Angrogna. Subito si sale fino al bivio che indica Rifugio Jumarre e Colle della Vaccera e si parcheggia l’auto alla borgata Isoardi (1150 m).

Itinerario:
Seguendo il largo sentiero principale che si muove prevalentemente nel bosco lungo la Sea (crinale) della Rognosa, si percorre un primo tratto in leggera salita fino alla Rocca  Rognosa (1325 m) ed un secondo tratto di salita più sostenuta fino al M. Castelletto (1512 m). Arrivati sul M. Castelletto si incontra la vecchia pista di fondo che scende fino al Colle Vaccera.

Arrivati al Colle si può scendere al Rifugio Jumarre (1450 m) seguendo la strada asfaltata in discesa, oppure raggiungere la vetta del Monte Servin imboccando la sterrata in salita che costeggia il Rifugio Vaccera e che prosegue in cresta diventando sentiero (cartello in legno “Servin”) fino a raggiungere la cima (1756 m).

Il sentiero è ben tracciato con cartelli e segnavia bianchi e rossi.

Progetto Lettura

“Leggendo Naturalmente”

Sfruttare le suggestioni degli scenari naturali per facilitare l’approccio alla lettura e per sperimentare nuovi modi per leggere e conoscere i libri, il tutto svolto come un bel gioco in mezzo alla natura

Un progetto che punta ad usare il libro come strumento didattico, ludico ed educativo.

Alterneremo giochi e attività  alla lettura, visiteremo luoghi raccontati dai libri oppure inventeremo nuove avventure (approccio fantastico) per aiutare i partecipanti a migliorare il rapporto con la lettura.

Progetto Sostenibilità 

“Custodi della Natura”

Un programma ideato e sperimentato in collaborazione con il Ramo Italiano dell’Istituto per l’Educazione alla Terra.

Un concentrato di scoperte e apprendimento in cui i ragazzi vengono guidati da un personaggio piuttosto misterioso e affascinante.

I meccanismi ecologici fondamentali saranno il punto di partenza per contestualizzare l’esperienza fatta in Rifugio nella vita di tutti i giorni.

Adatto a classi dalla quinta elementare fino alla prima media.

Soggiorno di tre giorni più un incontro a scuola da concordare in anticipo.

Percorso Pluriennale

L’esperienza “Continua”

In questo percorso ci proponiamo come sostegno alla creazione di progetti pluriennali che trattino temi e argomenti diversi, da realizzarsi in più anni o cicli scolastici.

Il progetto è realizzato su misura in base alle esigenze del gruppo classe e prevede soggiorni, uscite, laboratori e attività da realizzarsi secondo la nostra metodologia operativa.

L’ Esperienza “Continua” è da intendersi anche come un progetto in cui, in alcune fasi, gli insegnanti organizzano le attività , anche senza la nostra presenza diretta, in modo da ottimizzare le risorse disponibili.

Diritti Naturali di Bimbi e Bimbe

Questo progetto si ispira al testo scritto da Gianfranco Zavalloni ed è realizzato in collaborazione con l’Ecoistituto per le Tecnologie Appropriate.
L’idea è quella di riprendere i cardini pedagogici ed educativi che il testo indica e creare delle esperienze ricche e all’aria aperta senza nostalgia per il passato, ma con attenzione ai bisogni dei bambini di oggi.

Bosco Incantato

Il nostro obiettivo sarà  quello di far scoprire ai partecipanti le atmosfere suggestive e le ricchezze dei boschi esplorandoli con punti di vista nuovi ed insoliti. L’approccio, sensoriale/emozionale, sarà  quello tipico delle “Passeggiate con la Terra”, avventure magiche sviluppate in collaborazione con l’Istituto per l’Educazione alla Terra .

Accoglienza

La nascita di un gruppo è un momento delicato da affrontare subito nel migliore dei modi. Gettare le basi per ottenere un clima di collaborazione e fiducia è quanto si propone questo programma adatto in particolare alle classi prime delle medie e delle superiori. Attraverso momenti di riflessione e confronto aiuteremo i ragazzi a creare rapporti positivi tra loro analizzando inoltre le dinamiche che regolano il gruppo stesso. Per gruppi già  formati invece, potrebbe essere il momento per migliorare i propri schemi di comunicazione e le proprie modalità  di cooperazione.

Ecosistemi

Tutto è collegato

Facilitando la conoscenza delle complesse relazioni che regolano la vita sulla Terra, si trovano molti spunti per favorire lo sviluppo di un maggior rispetto e la nascita di un rapporto positivo nei confronti dell’ambiente.  Giochi e ricerche sul campo saranno la nostra lente d’ingrandimento nell’analisi dei vari ambienti, della loro evoluzione e della loro importanza. Concetti come Biodiversità  ed Ecosistema hanno grande valore se vengono contestualizzati con le proprie realtà. 

Ma … anche la città  è un Ecosistema?

10-11 Ottobre – Dalla Pecora al Feltro

a cura di Natalie Stajman

Scopri la magia della lana che infeltrisce!

Orari:

Sabato ore 14.30 -18
Domenica ore 9.30-13

Costo del corso: 30 € adulti e 15 € bambini

Possibilità  di pernottamento con pensione completa dalla cena del Sabato al pranzo della Domenica al costo di 50 € adulti e 40 € bambini fino ai 12

I bambini sotto ai 3 anni pagano solo le consumazioni

8 Marzo – Laboratorio esperienziale di confronto tra uomini e donne

Maschi contro femmine, maschiaccio e femminuccia, bambini e bambine, uomini e donne, alberi e piante. Quante parole! Quanta confusione!

Vivere questa festa come momento di crescita personale attraverso il confronto tra generi può essere il modo per renderla davvero significativa.

Il laboratorio si terrà  dalle ore 9 alle ore 17 di domenica 8 marzo e prevede dei giochi e dei confronti tra uomini e donne per rafforzare la conoscenza e la collaborazione tra sessi. Il tutto partendo da stereotipi di genere che ormai abbiamo introiettato nella nostra vita senza, forse, neanche volerlo/saperlo.

Il laboratorio è dedicato a uomini e donne dai 16 ai 90 anni e partirà  con un minimo di 10 partecipanti fino ad un massimo di 20.

Il costo è di 25 € a persona comprensivo di pranzo.

Tariffe soggiorni scolastici

Soggiorni di più giorni

Soggiorno di 2 giorni (es.dal lunedì al pranzo di martedì)80.00
Soggiorno di 3 giorni (es.dal lunedì al pranzo di mercoledì)130.00
Soggiorno di 4 giorni (es.dal lunedì al pranzo di giovedì)170.00
Soggiorno di 5 giorni (es. dal lunedì al pranzo di venerdì) 200.00

Le tariffe sono comprensive di:
pensione completa dal pranzo del primo giorno al pranzo dell’ultimo giorno inclusi – accompagnatore naturalistico, attrezzatura e materiale didattico,“ assicurazione di responsabilità civile

  • 2 gratuità per insegnanti accompagnatori
  • A richiesta si fornisce l’accoglienza ad Angrogna o Torre Pellice e spostamento fino al rifugio a nostra cura con costo aggiuntivo pro-capite di 8 Euro  (A/R) 

Laboratori/Uscite in Giornata

per gruppo classe

NB. Le tariffe non comprendono l’Iva al 20%

lezione in classe 2 ore50.00
uscita di mezza giornata
(gita)
120.00
uscita di 1 giornata
(gita)
200.00

Sentiero del Popolo Alato


Località  di partenza: Borgata Serre – Angrogna

Tempo di salita: 2,30 h

Tempo di discesa: 1,30 h

Difficoltà : facile

Tracciati GPX:

Variante 1 :

Variante 2 :

Riferimenti: Carta n°7 Val Pellice Fraternali editore

Avvicinamento:
Giunti con l’auto in val Pellice, si supera l’abitato di Luserna S. Giovanni, alla rotonda dopo il passaggio a livello si prende a destra seguendo l’indicazione per Angrogna. Subito si sale fino a raggiungere la piazzetta di S. Lorenzo capoluogo del paese di Angrogna. Si prosegue in direzione della borgata Serre (830 m.) e si lascia l’auto nello slargo dopo il Tempio Valdese, vicino alla prima bacheca che indica il Sentiero del Popolo Alato.

Itinerario:
L’itinerario inizia sulla strada asfaltata in leggera discesa che raggiunge le borgate Coisson e Ricca. Da qui si imbocca una pista forestale che tra boschi, prati e muretti a secco conduce fino alla borgata Cacet (fontana). Dal Cacet, un altro tratto di pista forestale sale fino ad incrociare una strada sterrata larga (che arriva da Buonanotte) e giunge fino alla borgata Rivoira (Arvura 1030 m.).

Il sentiero procede tra le case in salita e sulla sinistra, in corrispondenza di una fonte, si imbocca nuovamente il sentiero (cartello in legno Rifugio Jumarre) che sale tra faggi e betulle fino a raggiungere un antico casolare con una grande fontana ormai secca in pietra.

Qui è possibile scegliere tra 2 varianti di salita al Rifugio Jumarre, una più ripida che permette di andare a conoscere il Grande Faggio e una meno ripida che offre scorci sulla valle e la possibilità di passeggiare tra vecchie baite.


Variante 1:
Imboccando il sentiero più ripido (quello di destra) si raggiunge in breve tempo una radura dominata dal “Grande Faggio”, un maestoso albero secolare circondato da betulle e sorbi.
Alzando lo sguardo è già possibile vedere il Rifugio Jumarre poco più in alto e per raggiungerlo basta seguire il sentiero indicato in bianco e rosso che sale ripido lungo i tralicci dell’alta tensione fino ad incontrare una strada forestale che in breve conduce alla strada asfaltata e al Rifugio Jumarre.

Variante 2:
Se si preferisce seguire un itinerario meno ripido, si imbocca il sentiero di sinistra delimitato da un bel muretto a secco per arrivare ad alcune case in pietra e legno tra betulleti e risorgive. Raggiunto il cartello in legno “Monte Servin – Rifugio Jumarre”, si imbocca il sentiero in salita e si raggiunge in breve tempo il Rifugio Jumarre.


Dal cortile del Rifugio si imbocca la strada sterrata in piano a fianco della yurta (la tenda bianca). Arrivati alla curva a gomito della strada asfaltata, si imbocca il sentiero in salita che conduce in un’ora di cammino alla vetta del Monte Servin (1756 m).

Il sentiero è segnalato con segnavia bianco e rosso, alcuni cartelli e bacheche illustrative

Preistoria

Giocare nel tunnel del tempo

Studiare la preistoria è una cosa, ma vivere le difficoltà e le scelte delle tribù neolitiche sulla propria pelle è un’altra! Il tunnel del tempo permetterà di trovarsi faccia a faccia con immensi animali da cacciare, di inventare tecniche e attrezzi sconosciuti e di incontrare altre tribù con le quali collaborare o combattere.

E se poi scoprissimo sul territorio i segni di vere presenze neolitiche?